Sì al confronto, no a bandierine ideologiche

“Siamo disponibili ad affrontare seriamente la discussione sull’autonomia differenziata, per potenziare i servizi e garantire maggiore efficienza ai piemontesi. Partendo dagli otto punti contenuti nella delibera Chiamparino, adottati anche dalla nuova Giunta, ed allargando la discussione anche agli ulteriori temi indicati nella bozza Cirio. Ci sono alcune questioni che non ci convincono ma sulle quali vogliamo confrontarci entrando nel merito. Detto ciò, ci pare che la priorità della Lega non sia tanto la discussione e la realizzazione dell’autonomia ma che prevalga piuttosto la volontà di piantare una bandierina ideologica e politica. Marcare il terreno, insomma, come dimostra la scelta di istituire una nuova Commissione permanente ad hoc, quando si sarebbe potuto benissimo discuterne in I Commissione, abbreviando i tempi ed evitando un aggravio di costi”: così dichiara il capogruppo del Partito Democratico Domenico Ravetti al termine della comunicazione del Presidente Alberto Cirio questa mattina in I Commissione. “La bozza Cirio ci pare un copia incolla della Lombardia. Lo spirito dell’art 116 della Costituzione è quello di valorizzare le specificità di ogni Regione, invece qui assistiamo all’adozione tout court del modello Lombardo a scapito delle peculiarità dei nostri territori. Altra criticità che ci preoccupa, è che non si tiene in considerazione l’impatto che le nuove competenze avranno sulla struttura amministrativa regionale. Non basta il trasferimento di risorse, c’è un problema di riorganizzazione della macchina regionale. Di tutto ciò, e di altro ancora, siamo convintamente disponibili a ragionare.”