Provvedimento di ulteriore proroga e di creazione di nuove Posizioni organizzative in ARPA Piemonte

Provvedimento di ulteriore proroga e di creazione di nuove Posizioni organizzative in ARPA Piemonte 

Premesso che 

  • lo scorso 15 giugno il Parlamento ha approvato in via definitiva la nuova legge nazionale recante “Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente e disciplina dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale”, con cui è pienamente riconosciuta la connotazione sistemica delle Agenzie ambientali e vengono introdotte sostanziali innovazioni organizzative e di funzionamento, finalizzate ad assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione a tutela della salute pubblica;
  • in Consiglio regionale del Piemonte è attualmente in itinere – il testo è stato licenziato dalla V Commissione lo scorso 7 luglio – la Proposta di legge che detta la nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte (ARPA). L’imminente, futura legge regionale sostituirà integralmente la  norma  ora vigente (legge regionale 13 aprile 1995, n. 60). Si tratta di un provvedimento di natura complessa, che interviene su tutti gli ambiti della disciplina dell’agenzia: le funzioni, l’organizzazione, la dotazione organica,  il  finanziamento  e  le  disposizioni  transitorie  che  accompagnano  il  passaggio  al  nuovo regime;

constatato che

  • nell’attuale fase di riassetto complessivo, sia a livello nazionale che regionale, lo scorso 29 giugno è stato assunto dai vertici di ARPA Piemonte un provvedimento con cui vengono assegnate nuove Posizioni organizzative (P.O.), passando dalle attuali 79 ad 87;

considerato che

  • risulta quantomeno singolare, se non inopportuno, il citato provvedimento soprattutto sotto l’aspetto per cui crea ulteriori Posizioni che, in taluni casi, rischiano di inficiare il corretto funzionamento dell’Agenzia regionale dato che vengono istituiti raddoppi di coordinamento in strutture o nuclei operativi costituiti, in realtà, da due o tre unità;
  • tale provvedimento, inoltre, giunge in una fase in cui l’Agenzia ha già attraversato un lungo iter di accorpamenti di strutture e blocco del turn over con riduzione del personale nel corso degli anni di alcune centinaia di lavoratori;

rilevato che

  • il Direttore amministrativo di ARPA Piemonte ha citato, quale motivo del ritardo nella definizione dei nuovi criteri di assegnazione e quindi dell’ennesima proroga delle P.O., l’approvazione della richiamata nuova legge nazionale, nonché l’imminente approvazione della legge regionale riguardante ARPA Piemonte. Sarebbe quindi stato ben più opportuno, in coerenza con tali premesse, attendere l’approvazione definitiva della norma regionale per poter valutare quali eventuali modifiche essa apporterà alle competenze di ARPA, specialmente per non prevedere incarichi relativi a funzioni che eventualmente potrebbero essere ridefinite;

INTERROGA l’Assessore regionale competente per sapere

  • se, pur nel rispetto dell’autonomia decisionale e organizzativa di ARPA Piemonte, condivida le decisioni adottate in merito all’ulteriore proroga e alla creazione di nuove Posizioni organizzative nell’ambito dell’Agenzia regionale.