Interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari

Odg di Raffaele Gallo: Individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, risorse per consentire il proseguimento di interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte (LR n. 64/1989).

Il Consiglio regionale del Piemonte,

premesso che

  • i fattori che in un territorio possono oggettivamente favorire i processi di integrazione degli immigrati sono diversi e, almeno in parte, facilmente immaginabili: il lavoro e la casa sono probabilmente i più importanti, anche per le implicazioni che essi hanno in termini di permanenza e radicamento sul territorio; poi, sicuramente, l’accesso ad ambiti fondamentali di welfare e la fruizione dei servizi di base (scuola, sanità, ecc.) almeno su un piano di parità effettiva con gli autoctoni. Si tratta di fattori oggettivi altamente rilevanti che tuttavia, pur considerati nel loro insieme, non sono sufficienti a misurare il livello di integrazione effettivamente raggiunta dagli immigrati in un certo territorio. L’integrazione è, infatti, un fenomeno multidimensionale, che passa anche attraverso fattori individuali, che riguardano, ad esempio, l’impatto psicologico con il contesto d’arrivo, la qualità delle relazioni sociali e intersoggettive che si instaurano nel luogo in cui si viene a vivere e, soprattutto, il grado di corrispondenza tra la realtà che si trova e le aspettative di integrazione che ciascun immigrato nutre;

  • in Piemonte, già dall’inizio degli anni Ottanta, gli attori pubblici e privati hanno dimostrato un’evidente attenzione ai bisogni degli immigrati e il territorio è stato spesso assurto ad esempio per le iniziative d’integrazione promosse (è quanto confermano anche alcuni indicatori quali il consolidamento del processo di ricongiungimento familiare e l’aumento di alunni di origine straniera nelle scuole di ogni ordine e grado);

  • nella nostra regione, la distribuzione a livello provinciale del fenomeno dell’immigrazione si presenta piuttosto differenziata sia in relazione alle caratteristiche del tessuto socio-economico dei vari contesti, sia al diverso grado di opportunità lavorative, abitative e di inserimento sociale che essi offrono. Asti, Alessandria, Cuneo e Novara sono le province con la maggiore incidenza, VCO e Biella quelle con la minore. In ogni caso, resta ancora forte l’attrazione esercitata dal capoluogo regionale;

  • secondo dati pubblicati sul Dossier Statistico Immigrazione 2014 – Rapporto UNAR, alla fine del 2013 il numero di residenti stranieri in Piemonte è aumentato del 10%; nella nostra regione la popolazione straniera è circa il 9.3% del totale, un dato al di sopra della media nazionale che è del 8.1%. Rispetto al 2012, però, la popolazione straniera residente in Piemonte ha visto un peggioramento della propria condizione: il tasso di disoccupazione è stato del 22.8% e tra i giovani sino ai 24 anni è arrivato addirittura al 52.7%;

considerato che

  • l’obiettivo dell’integrazione sociale e lavorativa degli immigrati in Piemonte è assunto come primario dalle politiche regionali anche attraverso la promozione di interventi e azioni positive volte al superamento delle loro condizioni di svantaggio;

  • l’Amministrazione regionale disciplina e finalizza interventi organici a favore degli stranieri immigrati attraverso la legge regionale 8 novembre 1989, n. 64, recante “Interventi regionali a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte”, affinché siano riconosciuti a tali soggetti e alle loro famiglie tutti i diritti secondo i principi ispiratori della Costituzione italiana e le libertà sancite dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, promuovendone l’integrazione in condizioni di pari opportunità nella società civile e tutelandone l’identità linguistica e culturale e i legami con le nazioni d’origine;

  • più precisamente, rientrano tra gli interventi promossi, coordinati e realizzati dalla Regione ai sensi della LR n. 64/1989, anche in concorso con programmi locali, nazionali e comunitari, quelli aventi lo scopo di favorire la formazione e la riqualificazione professionale, l’approfondimento della lingua italiana, l’inserimento dei figli nell’ordinamento scolastico nazionale di ogni ordine e grado, un’idonea sistemazione abitativa, la realizzazione di iniziative e attività culturali volte a sostenere l’integrazione nella società piemontese, nonché la promozione di interventi socio-assistenziali a favore degli immigrati in condizioni di bisogno;

sottolineato come

  • i suddetti interventi siano finanziati a livello regionale attraverso il capitolo n. 179684, che nel Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, attualmente in discussione, risulterebbe non dotato di risorse. Tale capitolo, peraltro, non ha conosciuto stanziamenti anche nei bilanci per gli anni finanziari dal 2011 al 2015;

IMPEGNA

la Giunta regionale

  • a individuare, in sede di assestamento al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018, adeguate risorse finalizzate a finanziare il capitolo n. 179684 consentendo la realizzazione di interventi a favore degli immigrati extra-comunitari residenti in Piemonte (LR n. 64/1989).