Nuova legge sugli agriturismi

Il Piemonte si è dotato di un nuova legge regionale in materia di agriturismo, che sostituisce la normativa risalente al 1995, aggiornando un’attività strettamente connessa con l’agricoltura e con il turismo rurale, sempre più diffuso nella nostra regione.

La nuova legge definisce i criteri cui attenersi nella preparazione e somministrazione di pasti e bevande: almeno il 25 per cento del costo totale dei prodotti utilizzati dovrà riferirsi a produzione propria e una quota non inferiore al 60 per cento di prodotto dovrà provenire da aziende del territorio regionale. Attenzione ai prodotti agricoli locali, dunque, ma anche attenzione alle zone cosiddette svantaggiate, in special modo la montagna, ai soggetti diversamente abili, alla semplificazione e alla trasparenza sulle regole, in primis quella che stabilisce che negli agriturismo ci sia prevalenza dell’attività agricola su quella ricettiva e di ristoro.

Viene anche istituita la possibilità di esercitare una forma ridotta di ospitalità, quella rurale familiare, e di utilizzare spazi per il campeggio.

“Un testo che dà indirizzi e garanzie importanti ad un settore significativo della nostra realtà economica – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero – valorizza i prodotti locali e incentiva il turismo rurale”.

“Il provvedimento favorisce la multifunzionalità e le opportunità occupazionali del comparto – sottolinea il vicepresidente del gruppo regionale Pd, Elvio Rostagno – incoraggiando la permanenza dei produttori agricoli nelle zone rurali”.