DAL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO NESSUNA GARANZIA PER I PENDOLARI

Il consigliere regionale Alberto AVETTA: “Senza miglioramenti del servizio impensabile ridurre il traffico privato, migliorare la qualità dell’aria e contrastare lo spopolamento delle aree periferiche. E la Giunta si è dimenticata della Chivasso-Asti, nonostante le tante promesse.”

«Non siamo soddisfatti da quanto comunicato dall’assessore ai Trasporti Marco Gabusi oggi in II Commissione e non lo saranno nemmeno i tanti piemontesi che, nonostante tutto, ancora oggi usano il treno per scelta di sostenibilità o per necessità. Nonostante le rassicurazioni sul fatto che il nuovo contratto di servizio con Trenitalia “mantiene stabile la quantità di chilometri”, ma spalmandola su linee e orari differenti, di fatto si tagliano le linee ferroviarie e le conseguenze le pagheranno i pendolari.  Il Piemonte si conferma, purtroppo, in contro-tendenza rispetto al resto dell’Europa, che investe consistenti risorse sul trasporto ferroviario. Dobbiamo chiederci con franchezza, se sbagliano gli altri oppure se sbaglia il Piemonte? È un interrogativo emerso chiaramente durante la Commissione Trasporti di questa mattina di cui  le stesse forze di maggioranza sono consapevoli e pongono all’assessore Gabusi”. Lo afferma il vice Presidente della Commissione Trasporti e consigliere regionale del Pd Alberto AVETTA a margine della seduta della II Commissione, commentando le comunicazioni dell’assessoreGabusi.

«Il Governo Draghi sta investendo sulla rete ad Alta Velocità, infatti, l’allegato al DEF del 23 maggio prevede ben 143 miliardi-aggiunge ancora il consigliere Alberto AVETTA-Alle Regioni tocca di occuparsi della rete ferroviaria regionale, e ci sono Regioni che investono con determinazione in manutenzione, ammodernamento e potenziamento, e altre più refrattarie. Il Piemonte fa parte di queste ultime. Il report dell’Alleanza della Mobilità dolce (AMODO) segnala che delle 38 “ferrovie sospese” in Italia (1200 km di ferrovia) ben 13 si trovano in Piemonte. Bene che vengano riattivate due linee per un “piccolo” totale di 66 chilometri, la Casale-Mortara e la Asti-Alba, confermando ancora una volta la particolare attenzione che questa Giunta riserva al territorio del Presidente Cirio, ma spiace vedere che ci si è dimenticati delle altre, per esempio della Chivasso-Asti, nonostante una posizione compatta da parte di tutti i sindaci».

«Ciò che più ci deve preoccupare è che la Giunta Cirio non investirà risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate al contratto di servizio-conclude il consigliere Alberto AVETTA-Ciò comporta che queste riattivazioni di linee sospese impatteranno sui servizi attuali, perché i fondi destinati già non sono sufficienti nemmeno per garantire tutti i servizi ferroviari pre-Covid. Possiamo raccontarla come più ci piace, ma la verità è che il nuovo contratto porterà con sé dei tagli al servizio. Attendiamo il 1 luglio-data di attivazione del nuovo contratto-per capire dove e in che misura cadranno i tagli. E, ovviamente, saremo puntuali nel denunciare la situazione che si verrà a creare».