IL GRIDO DI AIUTO DELLE RSA

<Ho presentato oggi in Aula un’interrogazione per chiedere che vengano aumentati i finanziamenti sanitari a RSA e Case di Riposo, in risposta in particolare agli aumenti dei costi dell’energia che gravano sugli erogatori dei servizi, affinché tali aumenti non ricadano sugli assistiti e le loro famiglie, già colpiti dalle crisi economiche dovute alla pandemia e alla guerra in corso>, dichiara il consigliere regionale della zona a sud di Torino del Partito Democratico.

<La situazione delle strutture piemontesi – prosegue il consigliere – è già di per sé problematica: solo l’81 per cento del totale dei circa 30.000 posti letto presenti nelle RSA è impiegato, a fronte di una sostenibilità finanziaria garantita con un’occupazione minima del 95 per cento. I 265 milioni stanziati annualmente sono insufficienti per far fronte a tutte le esigenze delle ASL, senza contare che dal 2017 al 2020 i fondi effettivamente impiegati sono sempre stati inferiori al totale, arrivando a soli 238 milioni nel 2020.>

<La lista d’attesa per accedere a RSA – afferma ancora – a ottobre 2021 contava quasi 5.000 utenti e la mancata attivazione di nuove convenzioni ha portato la gran parte dei nuovi inserimenti ad essere effettuata in forma privata, senza convenzione, che copre metà delle rette di poco più della metà dei posti letto a disposizione, ragione per cui il tasso di posti occupati non aumenta.>

<Sono numerosi – aggiunge il consigliere – i casi di RSA e Case di Riposo che, nonostante gli sforzi per contenere il prezzo dei servizi offerti, si sono trovate costrette a presentare alle famiglie un aumento delle rette da pagare, come nel caso della Casa di Riposo “Ospedale San Giuseppe di Caramagna Piemonte”. In alcuni di questi casi, i responsabili delle strutture si trovano a doversi rivolgere direttamente agli assistiti e alle loro famiglie arrivando a spronarle affinché facciano pressione sulle istituzioni regionali per far valere i loro diritti ed esigere un aumento del budget dedicato alle ASL. E’ il caso della “lettera aperta alle famiglie degli ospiti delle Case di Riposo della provincia di Cuneo, della Diocesi di Pinerolo e della Diaconia Valdese” scritta in rappresentanza di quasi 100 Case di Riposo.>

<Soltanto stamattina a Cumiana si è dovuta chiudere una casa di riposo comunale – ricorda il consigliere PD della zona a sud di Torino – per ragioni di insostenibilità economica. La Regione deve farsi carico di queste situazioni affinché non si lascino sole né i gestori delle strutture, né le famiglie in difficoltà, prevedendo un aumento dei finanziamenti sanitari non solo per sopperire ai maggiori oneri finanziari, ma anche per garantire un numero maggiore di posti letto convenzionati a sostegno dei bisognosi.”

A seguito della risposta fornita dalla giunta regionale, il consigliere  ha concluso: <Ci spiace constatare che, a fronte del grido di aiuto delle famiglie e delle strutture, questa giunta si limita a raccontare quanto poco è stato fatto in passato, senza rispondere alle esigenze presenti e tracciare una strategia per il futuro. Il grido d’aiuto è rimasto quindi del tutto inascoltato.>