ANCORA RIDOTTE LE RISORSE PER LE FRAGILITÀ SOCIALI, SIA IN RESIDENZA SIA A DOMICILIO

Continua lo stillicidio iniziato negli scorsi anni. La spesa storica per gli extra LEA era di 55 milioni, di cui 22 milioni per gli assegni di cura dell’ASL Città di Torino. Nel bilancio di previsione 2021 ne sono rimasti 49. E rispetto alle RSA autorizzate non convenzionate, sui 10,1 milioni previsti dalla LR 3 del 26.1.2021, non sono ancora pervenuti i 4,2 milioni di ristori per i consumi elettrici, che dovevano essere finanziati dalla Legge regionale sulle derivazioni idroelettriche (impugnata dal Governo).

I ristori per le RSA convenzionate vanno a rilento, i nuovi inserimenti sono fermi e provocano una miriade di posti vuoti e il dato sul risparmio 2020 per mancati convenzionamenti continua ad essere tenuto nascosto. A tutto questo si aggiunge il taglio sugli assegni di cura, sui gruppi appartamento psichiatria e sui ristori alle RSA autorizzate, riscontrato oggi in IV Commissione consiliare.

I numeri parlano chiaro: nel 2017 la Giunta Chiamparino aveva speso a consuntivo 54 milioni e 638mila sul Fondo Regionale per la Coesione Sociale ex LR 1/2004, che finanzia assegni di cura, gruppi appartamento psichiatria, comunità alloggio psichiatria, borse lavoro psichiatria e assistenza SLA. Sulla competenza 2021 troviamo invece solo 49 milioni di euro, con un calo della spesa legato soprattutto alla psichiatria.

Sui ristori alle RSA autorizzate e non convenzionate, abbiamo invece rilevato che una DGR del 26.2.2021 prevede soltanto 5,9 milioni (di cui 3,9 statali) sui 10,1 originariamente previsti dalla LR 3/2021. L’assessore regionale Marnati non ha ancora deliberato sui 4,2 milioni di ristori per i consumi elettrici che dovevano essere finanziati dalla Legge regionale sulle derivazioni idroelettriche (impugnata dal Governo). Avevamo messo in guardia sull’incertezza di quelle risorse, ed ora pare che fossimo nel giusto.

Un altro colpo al già fragilissimo mondo delle RSA, così provato da questa pandemia.

Viene insomma confermato il disimpegno della Giunta Cirio sulle fragilità sociali, iniziato negli anni scorsi. Non autosufficienza e psichiatria sembra non siano priorità di questa Giunta a trazione leghista.

Se la Regione mantenesse gli impegni finanziari degli anni precedenti, riusciremmo a raggiungere molte più persone, in un momento in cui la cura degli anziani e delle persone con patologie psichiatriche dimostra di essere sempre più centrale.