Percorso di attuazione della Delibera di riordino dei servizi residenziali della psichiatria

Premesso che 

  • con la D.G.R. n. 30-1517 del 3 giugno 2015 la Regione ha disposto il riordino della rete dei servizi residenziali della psichiatria, le cui disposizioni integrano o sostituiscono, limitatamente alle parti in contrasto, i requisiti specifici di esercizio e di accreditamento già previsti dalle D.G.R. relative alle singole forme di residenzialità psichiatrica;

considerato che 

  • i principi e le finalità della Delibera di riordino sopra citata sono condivisibili in particolare alla luce della necessità di adottare un sistema regionale omogeneo per tutto il territorio piemontese, nonché dell’opportunità di ispirare il riordino della residenzialità psichiatrica innanzitutto alla conoscenza dei bisogni dei malati;
  • la D.G.R. n. 30-1517 prevede un percorso di attuazione graduale disponendo che, per l’attuazione del riordino, sia contemplata una fase transitoria che si concluderà entro la fine di dicembre 2015 ed una fase di messa a regime a partire dal 1 gennaio 2016;

sottolineato che

  • la Delibera di riordino prevede, inoltre, uno specifico percorso di accompagnamento delle Aziende sanitarie con apposite e costanti “occasioni di confronto, formazione specifica e scambio delle buone prassi, al fine di garantire una omogenea applicazione della normativa su tutto il territorio regionale, di valutarne gli effetti in funzione dei conseguenti provvedimenti programmatori regionali, di condividere e governare le risultanze delle procedure di verifica e controllo in atto”;

IMPEGNA la  Giunta regionale

  • affinché, nella fase transitoria prevista dalla D.G.R. n. 30-1517, il percorso di attuazione avvenga tramite il coinvolgimento, in un tavolo permanente, dei Dipartimenti di Salute Mentale, delle Associazioni dei pazienti, degli Enti gestori, dell’ANCI;
  • a prevedere, nel percorso attuativo, un confronto costruttivo tra i soggetti istituzionali interessati, in modo da prevederne le conseguenze economiche, sociali e sanitarie e elaborare modalità atte a fronteggiarle adeguatamente;
  • ad effettuare una rivalutazione periodica degli obiettivi del riordino parallelamente al progredire della conoscenza della domanda consentendo l’adattamento dei modelli di riferimento delineati nella Delibera approvata all’effettiva realtà del territorio regionale;
  • a coinvolgere mediante pareri e indirizzi la Commissione consiliare Sanità, Politiche sociali e Politiche per gli anziani.