NEL 2021 SONO TRIPLICATI I PROCEDIMENTI PER DANNI DA FAUNA SELVATICA AGLI AGRICOLTORI, LA LEGA DA’ LA COLPA ALLA LEGGE NAZIONALE

“Dopo due anni e mezzo al governo della Regione, ci troviamo di fronte ad una amministrazione che non è stata in grado di intraprendere le necessarie azioni di contenimento della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali, trasformando i nostri territori in allevamenti a cielo aperto” afferma Daniele Valle, Consigliere regionale del Partito Democratico “Ora siamo di fronte al dilagare di casi di “peste suina”, e la Lega non riesce a far altro che dare la colpa ad una legge nazionale del 1992, che in casi di sovrappopolamento prevede un controllo selettivo praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici o in alternativa da abbattimenti controllati, che loro non sono stati in grado di effettuare”.

“Viene da chiedersi il perchè la Regione non abbia provveduto – continua Valle – forse per venire incontro alle “esigenze” di quei gruppi organizzati di cacciatori che nel caso di una drastica riduzione di animali vedrebbero minacciate le loro battute di caccia domenicali”.

“Ora ci troviamo di fronte ad una situazione insostenibile sia per gli abitanti che per gli agricoltori delle nostre zone rurali – chiude Valle – invece di continuare ad approvare emendamenti a colpi di maggioranza per permettere la caccia alla pernice bianca di monte, la Lega e l’amministrazione regionale dovrebbero occuparsi seriamente del contenimento della grossa fauna selvatica nei nostri territori”