Riorganizzazione dei Laboratori di Emodinamica dell’area torinese

Ordine del giorno di Davide Gariglio sulla riorganizzazione dei Laboratori di Emodinamica dell’area torinese

Il Consiglio regionale del Piemonte, premesso che

  • le procedure diagnostiche e terapeutiche effettuate dai laboratori di Emodinamica rivestono un’importanza fondamentale per il trattamento di molte cardiopatie e, in particolar modo, della cardiopatia ischemica. Il perfezionamento delle tecniche in tale ambito ha, inoltre, consentito di estendere l‘indicazione al loro utilizzo negli interventi di angioplastica senza necessità di ricorso a operazioni decisamente più invasive, attuabili con gli interventi cardiochirurgici;
  • pertanto i Laboratori di Emodinamica hanno un ruolo centrale nel trattamento dei pazienti colpiti da infarto acuto al miocardio contribuendo in modo decisivo a ridurre il rischio di mortalità, di recidiva e di ictus;

considerato che

  • presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri è attivo dal 2008 un Servizio di Emodinamica che costituisce un punto di riferimento per tutto il territorio dell’ASL TO5. Tale struttura complessa, infatti, effettua circa 1000 coronografie all’anno, di cui più del 70 per cento in regime di urgenza. In base ai dati messi a disposizione dalla Società Italiana di Cardiologia Invasiva (GISE) e riferiti al 2012, il Laboratorio del nosocomio moncalierese ha eseguito 770 interventi di angioplastica coronarica, di cui 112 su pazienti colpiti da infarto acuto;
  • i volumi di attività si collocano al di sopra del numero standard di interventi di angioplastica eseguiti negli altri Laboratori del Piemonte e pongono l’Ospedale Santa Croce al settimo posto a livello regionale. La rispondenza del Laboratorio di Moncalieri ai criteri stabiliti dalla Regione è confermata anche dall’ampiezza del bacino di utenza: per le Emodinamiche la popolazione di riferimento è fissata tra le 300mila e le 600mila persone e all’ASL TO5 afferiscono 315mila cittadini;

constatato che

  • la Delibera di Giunta regionale n. 1-600 del 19 novembre 2014 di revisione della rete ospedaliera, come integrata dalla Delibera n. 1-924 del 23 gennaio 2015, indica per l’area Torino Sud-Est una sola struttura di Emodinamica riferita all’HUB Città della Salute e della Scienza, determinando, quindi, il non proseguimento dell’attività del Laboratorio di Moncalieri oltre il 2016. Per quanto riguarda inoltre l’area Sud-Ovest il mantenimento dell’Emodinamica dell’Ospedale San Luigi di Orbassano dovrà essere valutata entro il 31 dicembre 2016;
  • gli atti sopra richiamati sono stati adottati per adeguare la rete ospedaliera piemontese agli standard della legge 135/2012 e del Patto per la Salute 2014/2016, che prevede la riduzione del numero dei Laboratori di Emodinamica, e sono ispirati alla necessità di garantire la sicurezza dei malati attraverso la riduzione della frammentazione dei servizi in ambito sanitario, tuttavia in un settore così rilevante come l’Emodinamica occorre ponderare ogni modifica nella distribuzione del servizio sul territorio con ancor maggiore attenzione e cautela;

 sottolineato che

  • tale esigenza di conciliare una gestione della Sanità regionale il più possibile razionale nella distribuzione dei servizi e oculata nei costi con i bisogni di salute più delicati e complessi espressi dai singoli territori conduce alla necessità di prevedere preliminarmente una fase di valutazione riguardo alla collocazione del Laboratorio di Emodinamica presso l’Ospedale di Moncalieri;

IMPEGNA la Giunta regionale del Piemonte 

  • ad approfondire la possibilità di creare due Centri di Emodinamica, articolati ciascuno su due laboratori ubicati all’interno dei presidi ospedalieri tra loro geograficamente vicini:
  • un Centro di Emodinamica, articolato su due Laboratori, uno presso la Città della Salute di Torino e l’altro presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri;
  • l’altro Centro di Emodinamica, sempre articolato su due Laboratori, uno presso l’ospedale di Rivoli e l’altro presso il nosocomio San Luigi di Orbassano;
  • a prevedere che la gestione di ogni singolo Centro sia affidata ad un responsabile unico, costituendo altresì un’unica equipe di personale dei  laboratori afferenti al singolo Centro;
  • a verificare il risultato di questi approfondimenti con il Tavolo ministeriale di monitoraggio della sanità piemontese.